Quando le notti d’inverno si allungano, Nusco si prepara a trasformarsi: le colline irpine e le strade del borgo si illuminano di fuoco e comunità con la Notte dei Falò, una festa popolare e rituale che unisce storia, devozione, folklore e convivialità. Nei giorni che precedono l’evento, ogni quartiere del paese raccoglie legna secca — un gesto che affonda le sue radici nella tradizione del dono e del voto a Sant’Antonio Abate, protettore degli animali e della gente di campagna.
All’imbrunire, i bracieri e i falò vengono accesi in varie piazze e vicoli: il crepitio della legna, il bagliore delle fiamme, l’odore di brace e di sapori antichi avvolgono chi arriva. Le vie si animano con mercatini di prodotti tipici, stand gastronomici dove si gustano zuppe, legumi, carni alla brace, castagne, formaggi e vini locali, e con note di musica popolare che rendono l’atmosfera calda e festosa.
La festa non è solo fuoco e tavola: ci sono visite guidate al centro storico e al paesaggio, gruppi di musica tradizionale e danze, concerti itineranti nelle piazze, spettacoli folkloristici, laboratori artigianali e momenti di socialità che coinvolgono adulti e bambini.
Tra feste, riti e canti, la Notte dei Falò diventa un rito collettivo — un momento di purificazione simbolica, di rinascita comunitaria e di festa popolare, che ricollega il presente con la storia secolare del borgo.
Per chi partecipa, è un’occasione unica per vivere Nusco — i suoi vicoli, le sue storie, i suoi sapori — non come turista ma come parte di una comunità che sa accogliere e celebrare. Una festa di fuoco, memoria e condivisione, capace di scaldare il cuore.