Nel cuore della Sardegna, tra i boschi di lecci e i paesaggi minerari del Montevecchio, si svolge una delle manifestazioni più emblematiche del territorio: la Sagra del Miele, appuntamento di fine estate che profuma di fiori selvatici, tradizione e biodiversità. Nata per valorizzare la produzione apistica sarda, oggi è un evento che mescola gusto, cultura e scoperta.
All’ombra dell’imponente Palazzo della Direzione, simbolo del passato minerario della zona, si snoda un percorso multisensoriale che coinvolge visitatori di ogni età. Protagonisti sono i mieli tipici della Sardegna, dai più delicati ai più intensi, proposti in degustazione e abbinati alla ricotta fresca, come da antica usanza contadina. Non mancano i banchi degli apicoltori locali, che raccontano le fioriture, le tecniche di raccolta e i segreti di un’arte antica, profondamente legata al ritmo della natura.
Accanto all’esperienza gastronomica, la sagra offre un ricco ventaglio di attività collaterali: visite guidate alle miniere dismesse e ai villaggi operai, mostre tematiche, passeggiate naturalistiche sui sentieri dei cervi e dei minatori, convegni scientifici sull’apicoltura e laboratori didattici. Curioso e affascinante è anche lo spazio dedicato all’osservazione del sole, con strumenti astronomici a disposizione del pubblico.
A fare da cornice: musica dal vivo, spettacoli folkloristici e una comunità accogliente che mantiene vivo lo spirito autentico di una Sardegna che sa raccontarsi con semplicità e orgoglio. La Sagra del Miele di Montevecchio è un invito a rallentare, assaporare e riscoprire un territorio che sa sorprendere, goccia dopo goccia.