Nel suggestivo borgo di Taranta Peligna, incastonato nella Valle dell’Aventino in provincia di Chieti, la Festa di San Biagio si celebra con un rito che unisce spiritualità, tradizione artigiana e gusto popolare.
La ricorrenza — che ogni anno si tiene in onore del santo protettore dei lanieri e tessitori — porta in scena le antiche pratiche legate alla lavorazione della lana, alla benedizione del pane e alla produzione delle “panicelle”, piccoli pani azzimi dalla forma di mano, liberamente ispirata alla figura del santo.
Nei giorni che precedono il momento centrale della festa, viene allestita una complessa preparazione collettiva: la farina viene ammassata nelle arche, l’impasto viene orinato con cura e infine cotto nei forni tradizionali. Nel giorno della festa ha luogo una solenne processione al pomeriggio, animata da torce e dal corteo dei fedeli, con la distribuzione delle panicelle benedette che — secondo la consuetudine — vengono offerte soprattutto ai bambini per proteggerli dal mal di gola.
Accanto al momento religioso, la festa si struttura come una giornata di comunità: le vie del paese si animano con mercatini, stand di cucina tradizionale, laboratori artigianali e musica popolare. Il profumo del pane appena sfornato, l’atmosfera delle torce al tramonto e la partecipazione della popolazione rendono l’evento un’esperienza autentica, capace di far emergere l’identità storica e gastronomica della comunità tarantolese.