Nel cuore di Galatone, in un’atmosfera carica di tradizione, prende vita il Fuorifalò: una festa di fuoco, comunità e cultura che si rinnova ogni anno alla vigilia della ricorrenza di Santa Lucia. La giornata inizia già nel tardo pomeriggio con un mercatino di artigianato e stand gastronomici dislocati tra via San Luca e piazza De Giorgi — spazi che si riempiono di profumi tipici, sapori della terra e prodotti locali.
Con il calar del sole, la vera protagonista diventa la grande pira costruita da volontari del Comitato di Quartiere Fulcignano, che ogni anno, guidati dallo storico “lu zzu’ Gigi”, accendono il falò in un rito collettivo fatto di legna, terra, memoria e luce. La fiamma si alza e illumina il borgo: è un momento intenso, che unisce sacro e profano, tradizione e comunità, e che rievoca antichi riti contadini legati al ciclo stagionale e alla speranza.
La serata continua con musica dal vivo, concerti, convivialità, momenti per grandi e piccini: stand di vino e cucina locale, bancarelle, artigianato e tanto calore umano. L’evento diventa così un ponte tra generazioni, un’occasione per ritrovarsi, celebrare e accogliere chi arriva da fuori.
Il Fuorifalò porta con sé anche un valore simbolico: la speranza che la luce vinca sul buio, il calore che fa comunità, il mare di ricordi che ogni anno si rinnova. In un borgo salentino che guarda al futuro senza dimenticare le proprie radici, questa festa è un invito a partecipare, a condividere e a sentirsi parte di qualcosa che va oltre il presente.