La manifestazione porta con sé numeri importanti: non solo quasi 30 anni di storia (ed è la prima sagra dedicata allo struzzo in Italia), ma anche oltre mille presenti ogni sera e 186 volontari censiti, di età compresa tra i 12 e i 92 anni (sono quelli di Mariute, la signora che si occupa della preparazione degli gnocchi). Sono loro uno dei punti di forza della manifestazione, assieme ad un altro elemento fondante, i piatti: lo struzzo, proveniente da allevamenti friulani, viene declinato in diverse modalità, dal ragù allo spezzatino, ed è molto apprezzato.
La sagra è stata ha dato da alcuni anni anche una svolta importante sul tema rifiuti, qui infatti si mangia in piatti di ceramica e si beve in bicchieri di plastica lavabile, l’unico rifiuto prodotto è l’umido.