Ad Acquaviva delle Fonti, capitale della cipolla rossa dolce, la Sagra Nazionale del Calzone celebra una delle più golose specialità della cucina pugliese: il calzone ripieno con cipolla, ricotta forte, pomodoro e olive. Un piatto che racconta la storia di una terra fertile e generosa, portata in tavola con orgoglio.
Durante l’evento, il profumo dei calzoni appena sfornati riempie le strade del centro storico, dove gli stand gastronomici propongono anche varianti creative e gustose, accanto ad altri piatti tipici della cucina contadina pugliese.
L’appuntamento è nato per valorizzare i sapori di un tempo. Durante la “Sagra di Acquaviva”, presso gli stand allestiti nella piazza principale del paese si possono degustare piatti tipici locali a base di cipolla, agnello alla brace, olive nere dolcissime, olio extra vergine della zona, ricotta piccante e vino primitivo.
La Sagra del Calzone ha una storia al quanto insolita: nel 1971 il suo ideatore Peppino Cirielli – detto “Cicerone” – incoraggiato dalla sbornia, contestò vivacemente l’esibizione della banda. Il giorno successivo, passata la sbornia, Cicerone ed i suoi amici si incontrarono per dare concretezza all’idea farfugliata la sera prima completamente in preda ai fumi dell’alcol, per organizzare i nuovi festeggiamenti in onore del santo protettore degli “scarpari” San Crispino. Mentre cercavano l’idea giusta che invogliasse tutti i cittadini a parteciparvi, l’illuminazione arrivò da un vigile urbano, che disse: “Tutti i paesi hanno la loro sagra. Perché non facciamo conoscere a tutto il mondo la nostra meravigliosa Cipolla Rossa”, “U Calzon de cepodde e recotte asckuande”, magari un bel bicchiere di vino primitivo “tuest” e qualche spiedo di agnellone alla brace accompagnato da qualche “ghimeridde”, ovvero il calzone di cipolla con ricotta forte e con un bel bicchiere di vino?!
Detto fatto.
Il 25 Ottobre del 1971 partì la Sagra del Calzone, istituzionalizzata dopo 32 anni.