Nel borgo di San Michele di Tiorre, alle porte di Parma, si celebra ogni anno la Sagra di Sant’Odilia, una tradizione radicata fin dal XVI secolo. Questa festa religiosa nasce dalla devozione verso Sant’Odilia, martire delle Fiandre e ancella di Sant’Orsola, e ruota attorno alla statua-reliquiario che custodisce al suo interno il cranio della santa.
La seconda domenica di settembre, la comunità si riunisce per la Messa solenne nella chiesa parrocchiale, anticipata da nove giorni di Novena. Da quest’anno è tornata anche la storica processione, sospesa per decenni, che segue le antiche indicazioni di un documento del 1540 recentemente ritrovato: la statua viene portata su un trono ligneo del Seicento, testimoniando l’antica fede popolare del paese.
Accanto alla spiritualità, la festa è anche un’occasione per riscoprire i sapori della tradizione: gli anolini in brodo, l’anatra al forno cotta nel “fornazélà”, la torta d’amandoli da “pocciare” nella Malvasia dei colli parmensi. Non mancano gnocchi, salumi tipici come il salame di Felino e tanti altri piatti emiliani, preparati con maestria nei vari stand.
Completano la manifestazione una mostra fotografica sulla memoria del paese, giochi per bambini e concerti serali. La sagra è oggi un momento autentico di identità e condivisione, dove il sacro e il conviviale si intrecciano nel cuore della comunità.